Viviamo in un’epoca in cui la globalizzazione permea tutti gli aspetti della nostra vita, con implicazioni inevitabili per il business e il commercio internazionale. Sempre più spesso ci imbattiamo in transazioni commerciali che coinvolgono due parti straniere. Stiamo assistendo a una diminuzione dell’importanza dell’identità nazionale nelle politiche commerciali estere.
Man mano che la globalizzazione del commercio aumenta le controversie tra parti provenienti da diversi paesi, la legislazione applicabile in caso di disputa commerciale continua a essere oggetto di dibattito. Sebbene le parti in disputa possano decidere la giurisdizione competente in casi specifici sulla base della loro legislazione nazionale e degli accordi di transazione, devono comunque considerare se la decisione giurisdizionale sarà applicabile oltre i confini nazionali. Gli ordini possono essere eseguiti tramite riconoscimento e attuazione in altre nazioni; tuttavia, questa procedura è lunga e complessa, scoraggiando gli investimenti internazionali.
Inoltre, le istituzioni legali non riescono a tenere il passo con l’accelerazione del business. Esiste un’alternativa? Sebbene l’arbitrato sia spesso considerato un’alternativa al contenzioso, richiede comunque un processo di giudizio e indagine. Questo metodo può offrire diversi vantaggi a seconda dei fatti del caso; tuttavia, non è ancora una soluzione conveniente al contenzioso. In questo caso, la mediazione si presenta come l’opzione di risoluzione alternativa delle controversie più praticabile, consentendo alle parti riluttanti a interrompere le loro attività per procedimenti legali di riconciliarsi, indipendentemente dal fatto che abbiano ragione o torto.
Quando le parti della mediazione provengono dallo stesso paese, le condizioni concordate saranno soggette alla legislazione nazionale applicabile. Tuttavia, se provengono da paesi diversi e una delle disposizioni della mediazione viene violata, dobbiamo considerare come l’accordo di transazione si applica alla controparte e in quale misura è esecutivo.
In questo contesto, la Convenzione di Singapore sulla Mediazione offre un’opzione praticabile, consentendo l’esecuzione degli accordi mediati ovunque nel mondo. La Convenzione è entrata in vigore in Turchia l’11 aprile 2022. Grazie alla Convenzione, le parti in disputa potranno beneficiare della mediazione, che è un’alternativa più pratica al contenzioso, anche se provengono da paesi diversi, incoraggiando individui e enti stranieri a investire in Turchia con maggiore fiducia.